BONUS BAGNO
Per chi oggi desidera ristrutturare o adeguare il bagno esistono diverse possibilità tra agevolazioni, detrazioni, contributi o sconto in fattura/cessione del credito.
Di seguito vogliamo spiegare brevemente le caratteristiche di queste proposte in modo da potervi aiutare a scegliere quella più idonea e conveniente per la vostra situazione.
Per ulteriori approfondimenti e normative di legge potete utilizzare i link in fondo all’articolo.
BONUS BAGNO 75%
CONTRIBUTO PER ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE
IVA AL 4% PER CHI HA INVALIDITA’, SUI NOSTRI PRODOTTI

BONUS BAGNO 75%
La prima opzione che potete considerare è il bonus del 75% con cessione del credito che con l’ art. 1, comma 42 della Legge di Bilancio 2022 ha aggiunto al Decreto Rilancio l’art. 119-ter in merito a “Detrazione per interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche”.
Con questo articolo si è istituita una nuova detrazione fiscale del 75% da applicare alle spese sostenute per gli interventi direttamente finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici esistenti.
La detrazione può essere utilizzata in una delle seguenti modalità:
- direttamente nella dichiarazione dei redditi e si suddivide in 5 quote annuali di pari importo;
- mediante sconto in fattura o cessione del credito di cui all’art. 121 del Decreto Rilancio.
La detrazione del 75% può essere applicata per gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche nonché, in caso di sostituzione dell’impianto, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.
Per avere accesso a questa detrazione, è previsto il rispetto dei requisiti minimi previsti dal regolamento di cui al decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236.
Gli interventi che rientrano nella detrazione sono:
- Interventi di rimozione delle barriere architettoniche per semplificare la deambulazione delle persone anziane o portatrici di handicap( sanitari rialzati, modifica porta d’ingresso, vasca da bagno con sportello di facile accesso ecc.).
- Lavori di manutenzione straordinaria: sostituzione vecchie tubature, rifacimento impianto idrico o realizzare ex novo un bagno a patto che sia all’interno di un edificio e non sia un ulteriore ampliamento.
Non rientrano nella detrazione i lavori di manutenzione ordinaria e senza opere murarie come meglio specificato dall’agenzia delle entrate (link in fondo alla pagina).
I pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico bancario o postale, anche in via telematica. Nella causale del versamento dovrà essere specificato il riferimento alla normativa che è contenuta nell’articolo 16 bis del Dpr 917/1986.
È obbligatorio anche inserire i riferimenti alle persone coinvolte nella ristrutturazione, quindi il codice fiscale di chi effettua il bonifico e di chi beneficia della ristrutturazione, il numero di partita Iva o il codice fiscale della ditta che si occupa dei lavori.
Particolare attenzione alla data del bonifico, le agevolazioni alle quali si può avere diritto si intendono a partire dalla data del pagamento e non dalla fattura che documenta la spesa o l’esecuzione delle opere.
13/89 CONTRIBUTO ABBATTIMENTO BARRIERE



Tra gli interventi per cui è possibile ottenere agevolazioni fiscali per l’eliminazione delle barriere architettoniche rientrano anche le spese per l’acquisto di prodotti come vasche con sportello e docce a filo grazie alla legge 13/89 (decreto n.236 del 1989 )
Il contributo viene concesso per:
- Eliminazione barriere architettoniche per disabili ed anziani.
- Chiunque sia portatore di “menomazioni o limitazioni funzionali permanenti” causa di reali problemi di mobilità.
Tale contributo non viene concesso solo a chi ha un certificato di invalidità (totale o parziale), ma ne possono beneficiare anche coloro che hanno una difficoltà motoria permanente tale da rendere impossibile, difficoltoso o pericoloso affrontare a piedi ad esempio una rampa di scale, l’entrata in vasca, l’utilizzo dei sanitari o l’ambiente oggetto della ristrutturazione.
Chi vuole usufruire di queste agevolazioni fiscali deve presentare la domanda al Comune della città in cui risiede entro il 1 Marzo di ogni anno. Nel caso in cui vengano presentate dopo tale data e vengano approvate, il soggetto potrà eseguire i lavori ma essi rientreranno nel fabbisogno dell’anno successivo.
E’ necessario presentare oltre alla domanda anche altri documenti che attestino le condizioni e l’entità della disabilità o parziale mobilità.
- certificato medico in carta semplice : documento che attesti il tipo di disabilità del richiedente, con indicazione delle patologie, delle difficoltà motorie da esse derivanti e le eventuali limitazioni funzionali permanenti o in alternativa ,chi ne è in possesso, certificazione dell’ASL di competenza in caso di invalidità totale che attesti la reale difficoltà di deambulazione anche verbale di invalidità..
- descrizione delle opere e ristrutturazioni poste in essere per sopperire alle esigenze di anziani e disabili. Dev’essere presente anche una stima economica dell’entità dei lavori, non è richiesto un preventivo analitico.
- autocertificazione con l’ubicazione dell’immobile in cui la persona disabile interessata all’erogazione dei contributi in merito alle barriere architettoniche abbia effettiva dimora. E’ necessario anche evidenziare gli ostacoli alla mobilità presenti nell’edificio in cui risiede l’anziano o il disabile richiedente i contributi.
- dichiarazione che i lavori non siano ancora stati terminati, né tantomeno iniziati.
Successivamente alla presentazione della domanda, l’amministrazione comunale effettuerà un accertamento per attestare la correttezza e l’ammissibilità della stessa, verificando che:
- I requisiti del richiedente siano fondati.
- L’opera non sia stata già compiuta.
- La spesa prevista sulla base del preventivo sia appropriata.
Ad oggi i comuni provvedono alla verifica in diversi modi: con un sopralluogo, richiedendo del materiale fotografico ecc a secondo di come il comune ritiene più opportuno.
Il contributo viene poi calcolato sulle effettive spese sostenute dal disabile od anziano richiedente mediante il calcolo fatto sulle fatture presentate.
Le risorse disponibili per costruire i bagni per disabili vengono stanziate annualmente dalle diverse Regioni. I contributi concessi variano a seconda della spesa:
- Fino a € 2.582 i contributi coprono l’intera spesa
- Superiori a € 2.582 il contributo copre per intero la cifra di € 2.582 e il 25% dell’eccedenza, per esempio una spesa da € 5.000 prevede un contributo di €2.582 + € 604,50( 25% dell’eccedenza ) totale erogato come contributo € 3.186,50.
PER APPROFONDIRE GLI ARGOMENTI TRATTATI POTETE CLICCARE SUI SEGUENTI LINK:

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agenziaentrate – Ristrutturazioni edilizie – Che cos’è
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Agenzia delle Entrate – Ristrutturazioni edilizie: Le agevolazioni fiscali (PDF)
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